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Stefano Izzo
M
onte Mario e dintorni, il polmone verde della
città, ma anche un cuore pulsante per lo sport.
Nel quadrilatero Balduina, Prati, Trionfale e Della Vitto-
ria, chiunque voglia praticare una disciplina, o, meglio,
bruciare chili in eccesso, smaltire qualche tossina o sem-
plicemente evadere dallo stress e dalla sedentarietà, non
ha che limbarazzo della scelta.
Nel fulcro sportivo della Capitale, ai piedi di Monte
Mario, non alberga soltanto lo stadio Olimpico, tempio
del calcio, o il complesso del Foro Italico plancia di
comando di tutto lo sport italiano, ma basta girovagare
proprio nel suo interno per imbattersi nel regno del ten-
nis internazionale, in una zona idonea al pattinaggio e,
purtroppo scarsamente utilizzato, in uno stadio, quello
chiamato dei marmi, a dir poco spettacolare declassato
a territorio di rassegne e nelle piscine allaperto o al
coperto - più attrezzate della città. E qui, nella vasca
olimpionica del Foro Italico, che si forgiano i nuotatori
del futuro azzurro, che si pratica la pallanuoto a tutti i
livelli, ma non solo. Oltre ai corsi di nuoto, infatti, si
impartiscono lezioni di tuffi. Ne sanno qualcosa i ram-
polli della famiglia Marconi, Nicola, Tommaso e Maria,
plurimedagliati ai recenti campionati europei di Berlino,
che qui continuano a gettare le basi per i loro successi.
Nuoto libero, ma anche sotto locchio attento di un
istruttore, si può praticare nella piscina del Mallia Spor-
ting Club, in via Damiano Chiesa. Oltre ad una fornita
palestra e ad alcuni campi da tennis e da calcetto con
relativi corsi, il centro è dotato appunto di una vasca
coperta, che da giugno a settembre si rifà il trucco, quan-
do viene rimosso il pallone di copertura, per consentire
una nuotata alla luce del sole. Questa peculiarità, oltre
alle agevolazioni per famiglie rende la piscina meta pre-
diletta dai bambini nel periodo della chiusura estiva delle
scuole. Inoltre durante lanno, il Mallia assicura anche
lorganizzazione di corsi di sub.
Per chi è sempre attratto da una palla che rotola o
rimbalza, il centro Don Orione di via della Camilluccia
offre diverse opportunità. Oltre ai due campi da calcio e
a quello da calcetto, che non sono certo una rarità da que-
ste parti, vanno menzionati i campi coperti da basket e da
pallavolo. E qui, nel centro, troviamo anche una interes-
sante scuola di Judo, la Tomita che sta raccogliendo
molti successi.
Volley, minivolley per i più piccoli, e anche pallama-
no sono praticabili nellA. S. Roma Trionfale. La Poli-
sportiva Pacinotti offre la possibilità di dedicarsi, oltre
alla pallavolo, anche alla ginnastica artistica ed al karate,
mentre lA.S. Borgo Prati Roma 1899 è specializzata
nelle arti marziali.
Per gli amanti del fitness, la tappa fissa è allUrbani
fitness club di via Cortina dAmpezzo. Dallo spinning
allaqua gym, passando per il nuoto controcorrente, il
repertorio offerto è vastissimo. Inoltre la struttura è dota-
ta anche di una attrezzato centro benessere.
E per lo sport senza età, le piscine comunali di via
Pestolazzi, via Battistini e via Mazzatinti offrono corsi
gratuiti di nuoto agli iscritti ai centri anziani del Munici-
pio di Roma XIX.
In questa rapida carrellata non bisogna dimenticare la
bicicletta con le sue piste ciclabili, fonti in viale Ange-
lico di grosse polemiche, che oggi si snodano lungo
diversi tratti dei nostri quartieri formando una interessan-
te ragnatela per le due ruote e per i pattini, che va dal
menzionato tratto iniziale sino a toccare Saxa Rubra, da
una parte e dallaltra, percorrendo tutto il lungotevere
Della Vittoria e poi Oberdan, per girare su ponte Risorgi-
mento e finire a Valle Giulia.
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A
ngelus Crucis commisit Maximilianus fecit ad
MCMXLI. Quel Crucis in latino, sta ad indi-
care un cognome molto noto in Italia, specialmente nel
campo della letteratura e della filosofia. Chi non si è
imbattuto in Benedetto sui banchi di scuola o in Giovanni,
famoso musicista, oppure in quel Cesare, poeta dialettale
bolognese autore del popolarismo Bertoldo? Angelo
Croce, il personaggio che vogliamo raccontarvi, è stato un
grande dello sport, e, singolarmente, nel suo campo veni-
va definito il filosofo, l artista, il cesellatore, il creatore di
trame, lo scrittore e il poeta della palla ovale. Ora, giusto
per non smentirsi, dopo aver attaccato gli scarpini al clas-
sico chiodo, si è gettato a capofitto in un altro genere di
arte: quella culinaria, con lintento quasi filosofico, di tra-
manda ai posteri la tipica cucina romana.
Angelo, oggi, ha 56 anni, ma conserva ancora quel
fisico asciutto e ben piazzato che nel rugby gli ha permes-
so di essere annoverato tra la schiera dei campioni di
classe. Ha lo stesso fisico che aveva nel 60 quando la
notorietà sportiva faceva parte della sua vita. Oggi ha con-
quistato un altra notorietà: davanti ai fornelli.
Allora era uno dei più gettonati nello sport della palla
ovale non cera squadra che non lo avesse ingaggiato per
avere un vero campione in campo tecnica e tattica erano
per lui una filosofia di vita, il suo gioco una poesia, le sue
trame attaccanti un cesello di bravura.
C.U.S Roma, Rugby Roma, Lazio, Tevere, in un
crescendo di vittorie firmate Angelo Croce. Il segreto: la
volontà e i duri allenamenti presso la palestra Audace di
Via Frangipane e soprattutto lamore per lo sport, quella
passione che sin da piccolo aveva nel suo DNA. Durante
la sua carriera si è dedicato anche al nuoto ed ha fondato
le prime scuole nuoto (C.O.N.I.).
Poi, una volta congedatosi dal rugby, ha fatto trascor-
rere alcuni anni, di riflessione come dice lui - finché, nel
1987, ha mutato panni ed è entrato nellarte culinaria
aprendo non il classico ristorante moderno, ma un grotti-
no tipico romano in via Giovanni Bettolo..
E, di nuovo, ha ritrovato la notorietà. Lamatriciana,
la carbonara, la trippa, questi i primi piatti più richiesti e,
dulcis in fundo, cacio e pepe, una vera bontà che va solo
mangiata. Quando si entra nel suo ristorante sembra di
tornare indietro nel tempo, sembra di stare in una di quelle
osterie che Pinelli, nell 800, soleva raffigurare nei suoi
acquarelli. I tavolini quadrati di legno, la tovaglia di carta
e un bel bicchiere di vino rosso ci riportano ad una antica
festa del tempo, piena di allegria.Grazie allarchitetto
Delli Poggi ho potuto realizzare quello che era nella mia
mente e per questo ho fatto riportare anche il suo nome su
una delle pareti del mio locale........Maximilianus fecit.
Non solo gli affreschi pinelliani alle pareti. Campeg-
giano foto di atleti, maglie di squadre con le quali Angelo
ha giocato e vinto, medaglie, trofei, palloni da rugby che
chissà nelle mani di quanti campioni saranno passati,
ricordi sportivi. Gli chiediamo un particolare su una foto,
che è affissa alla parete. Gli occhi gli si illuminano e quei
bei momenti, nei suoi racconti, cominciano a rivivere
come se fossero impressi su una pellicola. E una persona
vincente, Angelo, ha trasmesso nella vita tutto lamore e la
tenacia che lo sport gli ha insegnato. Un vero filosofo.
NON SOLO CALCIO NEI NOSTRI QUARTIERI
ANGELUS CRUCIS FECIT
Paolo Scafa