18 – Stefano Izzo – M onte  Mario  e  dintorni,  il  polmone  verde  della città, ma anche un cuore pulsante per lo sport. Nel quadrilatero Balduina, Prati, Trionfale e Della Vitto- ria, chiunque voglia praticare una disciplina, o, meglio, bruciare chili in eccesso, smaltire qualche tossina o sem- plicemente evadere dallo stress e dalla sedentarietà, non ha che l’imbarazzo della scelta. Nel fulcro sportivo della Capitale, ai piedi di Monte Mario, non alberga soltanto lo stadio Olimpico, tempio del  calcio,  o  il  complesso  del  Foro  Italico  plancia  di comando di tutto lo sport italiano, ma basta girovagare proprio nel suo interno per imbattersi nel regno del ten- nis internazionale, in una zona idonea  al pattinaggio e, purtroppo  scarsamente  utilizzato,  in  uno  stadio,  quello chiamato “dei marmi”, a dir poco spettacolare declassato a “territorio di rassegne” e nelle piscine – all’aperto o al coperto  -  più  attrezzate  della  città.    E’ qui,  nella  vasca olimpionica del Foro Italico, che si forgiano i nuotatori del  futuro  azzurro,  che  si  pratica  la  pallanuoto  a  tutti  i livelli,  ma  non  solo.  Oltre  ai  corsi  di  nuoto,  infatti,  si impartiscono lezioni di tuffi. Ne sanno qualcosa i ram- polli della famiglia Marconi, Nicola, Tommaso e Maria, plurimedagliati ai recenti campionati europei di Berlino, che qui continuano a gettare le basi per i loro successi. Nuoto libero, ma anche sotto l’occhio attento di un istruttore, si può praticare nella piscina del “Mallia Spor- ting Club”, in via Damiano Chiesa. Oltre ad una fornita palestra  e  ad  alcuni  campi  da  tennis  e  da  calcetto  con relativi  corsi,  il  centro  è  dotato  appunto  di  una  vasca coperta, che da giugno a settembre si rifà il trucco, quan- do viene rimosso il pallone di copertura, per consentire una  nuotata  alla  luce  del  sole.  Questa  peculiarità,  oltre alle agevolazioni per famiglie rende la piscina meta pre- diletta dai bambini nel periodo della chiusura estiva delle scuole.  Inoltre  durante  l’anno,  il  Mallia  assicura  anche l’organizzazione di corsi di sub. Per  chi  è  sempre  attratto  da  una  palla  che  rotola  o rimbalza, il centro Don Orione di via della Camilluccia offre diverse opportunità. Oltre ai due campi da calcio e a quello da calcetto, che non sono certo una rarità da que- ste parti, vanno menzionati i campi coperti da basket e da pallavolo. E qui, nel centro, troviamo anche una interes- sante  scuola  di  Judo,  la  “Tomita”  che  sta  raccogliendo molti successi. Volley, minivolley per i più piccoli, e anche pallama- no sono praticabili nell’A. S. Roma Trionfale. La Poli- sportiva  Pacinotti  offre  la  possibilità  di  dedicarsi,  oltre alla pallavolo, anche alla ginnastica artistica ed al karate, mentre  l’A.S.  Borgo  Prati  Roma  1899  è  specializzata nelle arti marziali. Per gli amanti del fitness, la tappa fissa è all’Urbani fitness  club  di  via  Cortina  d’Ampezzo.  Dallo  spinning all’aqua  gym,  passando  per  il  nuoto  controcorrente,  il repertorio offerto è vastissimo. Inoltre la struttura è dota- ta anche di una attrezzato centro benessere. E per lo sport senza età, le piscine comunali di via Pestolazzi,  via  Battistini  e  via  Mazzatinti  offrono  corsi gratuiti di nuoto agli iscritti ai centri anziani del Munici- pio di Roma XIX. In questa rapida carrellata non bisogna dimenticare la bicicletta con le sue “piste ciclabili”, fonti in viale Ange- lico  di  grosse  polemiche,  che  oggi  si  snodano  lungo diversi tratti dei nostri quartieri formando una interessan- te  ragnatela  per  le  due  ruote  e  per  i  pattini,  che  va  dal menzionato tratto iniziale sino a toccare Saxa Rubra, da una  parte  e  dall’altra,  percorrendo  tutto  il  lungotevere Della Vittoria e poi Oberdan, per girare su ponte Risorgi- mento e finire a Valle Giulia. Il Forum è sul nostro sito. Quali le vostre opinioni e proposte?      www.igeanews.it Aperto anche la domenica 10.00-13.00 17.00-20.00 Dal lunedì al sabato NO STOP 9.00-21.00 LAMPADE Trifacciali Pentafacciali NUOVA  DOCCIA  SOLARE Via Trionfale, 8265 - 00136 Roma - Tel. 06.3057877 Facilitazioni di pagamento fino a 4 rate più sconto del 10% su Trattamenti estetici viso-corpo “A ngelus  Crucis  commisit  Maximilianus  fecit  ad MCMXLI”. Quel Crucis in latino, sta ad indi- care  un  cognome  molto  noto  in  Italia,  specialmente  nel campo  della  letteratura  e  della  filosofia.  Chi  non  si  è imbattuto in Benedetto sui banchi di scuola o in Giovanni, famoso musicista, oppure in quel Cesare, poeta dialettale bolognese   autore   del   popolarismo   Bertoldo?  Angelo Croce, il personaggio  che vogliamo raccontarvi, è stato un grande dello sport, e, singolarmente, nel suo campo veni- va definito il filosofo, l’ artista, il cesellatore, il creatore di trame, lo  scrittore e il  poeta della palla ovale. Ora, giusto per non smentirsi, dopo aver attaccato gli scarpini al clas- sico chiodo, si è gettato a capofitto in un altro genere di arte: quella culinaria, con l’intento quasi filosofico, di tra- manda ai posteri  la tipica cucina romana. Angelo,  oggi,  ha  56  anni,  ma  conserva  ancora  quel fisico asciutto e ben piazzato che nel rugby gli ha permes- so  di  essere  annoverato  tra  la  schiera  dei  campioni  di classe.  Ha  lo  stesso  fisico  che  aveva  nel  ’60  quando  la notorietà sportiva faceva parte della sua vita. Oggi ha con- quistato un’ altra notorietà: davanti ai fornelli. Allora era uno dei più gettonati nello sport della palla ovale non c’era squadra che non lo avesse ingaggiato per avere un vero campione in campo tecnica e tattica erano per lui una filosofia di vita, il suo gioco una poesia, le sue trame attaccanti un cesello di bravura. C.U.S  Roma,  Rugby  Roma,  Lazio, Tevere,  in  un crescendo di vittorie firmate Angelo Croce. Il segreto: la volontà e i duri allenamenti presso la palestra “Audace” di Via Frangipane e soprattutto l’amore per lo sport, quella passione che sin da piccolo aveva nel suo DNA. Durante la sua carriera si è dedicato anche al nuoto ed ha fondato le prime scuole nuoto (C.O.N.I.). Poi, una volta congedatosi dal rugby, ha fatto trascor- rere alcuni anni, di riflessione – come dice lui - finché, nel 1987,  ha  mutato  panni  ed  è  entrato  nell’arte  culinaria aprendo non il classico ristorante moderno, ma un “grotti- no” tipico romano in via Giovanni Bettolo.. E, di nuovo,  ha ritrovato la notorietà. L’amatriciana, la carbonara, la trippa, questi i primi piatti più richiesti e, “dulcis in fundo”, cacio e pepe, una vera bontà che va solo mangiata.  Quando  si  entra  nel  suo  ristorante  sembra  di tornare indietro nel tempo, sembra di stare in una di quelle osterie  che  Pinelli,  nell’ 800,  soleva  raffigurare  nei  suoi acquarelli. I tavolini quadrati di legno, la tovaglia di carta e un bel bicchiere di vino rosso ci riportano ad una antica festa  del  tempo,  piena  di  allegria.”Grazie  all’architetto Delli Poggi  ho potuto realizzare quello che era nella mia mente e per questo ho fatto riportare anche il suo nome su una delle pareti del mio locale........Maximilianus fecit. Non solo gli affreschi pinelliani alle pareti. Campeg- giano foto di atleti, maglie di squadre con le quali Angelo ha giocato e vinto, medaglie, trofei, palloni da rugby che chissà  nelle  mani  di  quanti  campioni  saranno  passati, ricordi sportivi. Gli chiediamo un particolare su una foto, che è affissa alla parete. Gli occhi gli si illuminano e quei bei  momenti,  nei  suoi  racconti,  cominciano  a  rivivere come se fossero impressi su una pellicola. E’ una persona vincente, Angelo, ha trasmesso nella vita tutto l’amore e la tenacia che lo sport gli ha insegnato. Un vero filosofo. NON SOLO CALCIO NEI NOSTRI QUARTIERI ANGELUS CRUCIS FECIT – Paolo Scafa –