9 A cosa siamo disposti a rinunciare pur di miglio- rare la ricezione del nostro telefonino nel  quar- tiere    in  cui  abitiamo  e  nei  dintorni?  Quasi  ognuno ormai possiede un piccolo gioiello tecnologico che gli consente  di  essere    raggiunto  ovunque:  il  telefonino una  volta  oggetto  d’elite  è  ormai  diffuso  in  maniera capillare su tutto il territorio. Però, dopo  che i gestori di telefonia mobile hanno raggiunto l’obiettivo di una diffusione di massa, hanno dovuto affrontare un altro problema importante : la ricezione. Ovvero: come fare affinché i nostri telefonini abbiano sempre “cinque tac- che” di campo o giù di lì in qualsiasi zona della città ? Problema ancora non del tutto risolto. In teoria la soluzione è molto semplice: riempire la città di antenne. In pratica è complicato:perché spesso e  volentieri  il  tentativo  di  risolvere  il  problema  della qualità della ricezione dei cellulari crea altri problemi talvolta  anche  più  gravi.  Come  conferma  l’episodio che ora vi riferiamo. In passato nel comune di Roma i gestori di tele- fonia mobile potevano prendere accordi privati con i condomini   per   installare   le   antenne   sui   tetti   dei palazzi.  Oggi  questo  non  è  più  possibile.  Oggi  le compagnie   di   telefonia   mobile   possono   installare solo  siti  multigestori  (un  insieme  di  tralicci  dove vengono  messe  più  antenne  delle  varie  aziende  di telefonia mobile) dopo aver ottenuto una  concessio- ne edilizia dal IX dipartimento del comune di Roma. Il  comune  però,  prima  di  decidere  ha  la  facoltà  di chiedere un parere ai municipi interessati. Il 16 Maggio 2002 l’amministrazione capitolina ha chiesto un parere al Municipio XIX sull’installazio- ne di un sito multigestore in piazza Walter Rossi, pro- prio al centro, dove già si trova, guastando l’armonia del giardino, un piccolo “edificio tecnico”, oltre a dei ruderi romani ed al monumento alla giovane vita stron- cata. Per  questi  buoni  motivi    il  XIX  Municipio  attra- verso l’assessore Guidi  ha deciso di opporsi alla con- cessione  e  di  farsi  promotore  di  una  battaglia  contro l’installazione  del  sito,  facendo  tra  l’altro  notare  che tale installazione andrebbe ad aggravare l’inquinamen- to elettromagnetico - già ora notevole - di questa zona. Ma  cosa  può  fare  concretamente  un  municipio  per impedire uno scempio di tal genere? L’assessore Guidi, rispondendo a questa   doman- da,  ci  dice  che  interverrà  per  indurre  il  comune  di Roma  a  fare    rilevazioni  sul  livello  di  inquinamento elettromagnetico attuale della piazza, in modo che se, come  è  probabile,  il  livello  risulterà  vicino  al  limite stabilito   dalla   legge,   l’amministrazione   capitolina abbia in mano un solido argomento per  negare l’auto- rizzazione. Se questo avverrà, il XIX municipio si farà promotore di un ‘iniziativa per il coinvolgimento della cittadinanza nella scelta di un sito alternativo. In attesa degli sviluppi annunciati siamo stati par- tecipi di un primo, interessante atto: il coinvolgimento dei  comitati  di  quartiere,  della  lega  ambiente  e  del nostro  giornale  nella  consulta  sull’elettrosmog,  orga- nizzata dal XIX municipio, consulta durante la quale il municipio si è schierato pubblicamente contro l’instal- lazione del sito multigestore in piazza Walter Rossi. www.igeanews.it Il Forum è sul nostro sito. Quali le vostre opinioni e proposte? occhiello  • occhiello • occhiello • occhiello • occhiello • occhiello DAL   MUNICIPIO XIX Il Municipio si è schierato pubblicamente contro l’installazione in Piazza Walter Rossi ANTENNE: CERCHIAMO UN SITO CON GLI ABITANTI Il XIX si farà promotore di una “ricerca popolare” per individuare un’alternativa – Laura Pinzauti – Come mostra l’immgine, aggiungere un altro manufatto ridurrebbe lo spazio del giardino di Piazza Walter Rossi. CON  EDUARDO  AL PRATI C ontinua la stagione al Teatro Prati. Nei giorni scorsi ha   debuttato   la   Compagnia   Teatrale   Umoristica Quartaparete con la commedia in due atti di Eduardo De Filippo  “Ditegli  sempre  di  sì”  diretta  ed  interpretata  da Fabio Gravina. Scritta da Eduardo nel 1931, venne rappresentata per la prima volta al Teatro Nuovo di Napoli il 10 novembre 1932 per essere ripresa al Teatro Sanazzaro la settimana succes- siva. Ritenuto dalla critica un capolavoro della comicità e un  gioiello  del  repertorio  napoletano,  narra  la  vicenda drammatica, ed al tempo stesso assolutamente ridicola, di Michele Murri  appena uscito dal manicomio ma ritenuto da tutti in rientro da un lungo viaggio all’estero.  Al  fian- co  di  Fabio  Gravina  sul  palcoscenico  Dodo  Gagliarde, Serena  Bennato,  Paola  Riolo,  Tito  Manganelli,  Pierluigi Iorio,   Ferdinando   Puglia,   Nadia   Noto,   Roberto  Albin, Vasco Montez e Loredana Giordano. Il Ristorante “Assassino” in Piazzale Medaglie D’Oro L’ALTA QUALITÀ DELLA CUCINA ABRUZZESE S i può essere ….”Assassino” per vari motivi e in circostanze diverse ma non pensavamo che un ristoratore, per attaccamento alla sua professione e  anche per amore verso l’av- ventore  avesse potuto  far uso  di certi appellativi. Solo  il simpatico  ed estroso buontempone, Nazareno Ricci, vi poteva ricorrere, tanto  da installare sulla porta del locale una grande insegna con la scritta ASSASSINO.  Questo fatto  bizzarro ha colpito tempo fa un gruppo di giornalisti di Boston che dopo  …. l’ ”Assassinio” sono rimasti talmente soddi- sfatti dei piatti  serviti che hanno  scritto un lungo  articolo con foto sul Sunday Globe, il loro giornale. Ma lasciamo da parte il faceto e parliamo, ora, della serietà e della bontà della cucina  di  Nazareno  Ricci  e  dei  suoi  collaboratori. Tutti  gli  alimenti  che  “l’assassino” “spara” nelle pance dei clienti sono prodotti  a Tagliacozzo, in Abruzzo, dove  il simpati- co ristoratore ha un’azienda agraria.  La genuinità  e l’alta qualità sono  così …servite e…..”sparate”. Carni, salumi, prosciutti, formaggi, verdure, tutto da Tagliacozzo. Da non dimenticare anche l’angolo Pizzeria, nota con la denominazione “Serenissi- ma”. Infine da rilevare la gentilezza e  la capacità delle collaboratrici  di Nazareno, la figlia  Roberta, la moglie Domenica e Gianni. Ed ecco spiegato il successo dell’..”Assas- sino”,   orgoglioso della sua cucina abruzzese e   soprattutto di due piatti: la pasta alla marsicana e la pasta con sugo di starna e  funghi porcini. Provare per credere. Ristorante L’ASSASSINO Pizzeria SERENISSIMA Piazzale Medaglie D’Oro 21-22-23 Tel. 06/35498852