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cultura cultura cultura cultura cultura
Abbiamo chiesto a Silvano
Rizza, fondatore della scuola
di giornalismo di Urbino,
docente di etica professionale,
già capo della redazione
romana de Il Giorno, capo
redattore centrale del
Giornale di Sicilia,
condirettore de Il Messaggero
e direttore di Paese Sera, di
illustrare la reale funzione e il
significato del Periodici di Quartiere e dei
giornali a distribuzione gratuita.
U
n fatto nuovo sta mutando, forse sconvolgendo, lo sta-
gnante mercato dellinformazione. E arrivata la free-
press, i giornali gratuiti. Quasi di colpo, i meno di sei milio-
ni di copie quotidiane lette dai cittadini italiani stanno supe-
rando i sette, mentre tendono ad aumentare le città in cui le
nuove testate sono distribuite.
Conseguenze culturali: il basso indice di lettura dei quo-
tidiani, sempre rimproverato allItalia, si impenna e dimostra
di essere ancorato non tanto al grado di alfabetizzazione
quanto alla mancanza di una stampa popolare diffusissima
altrove. Ed è possibile che i testi brevi e semplici di Metro
Leggo City spingano gradualmente i nuovi lettori verso
le meno affrettate cronache e gli approfondimenti dei quoti-
diani tradizionali.
Conseguenze commerciali: la free-press non va in edi-
cola ma ogni testata provvede in proprio, non senza spese, a
comparire nei metrò, alle stazioni, sulle strade. Attività scom-
poste che potrebbero alla fine dar vita a una nuova economi-
ca rete distributiva, foriera di ulteriori sviluppi.
Ma non va ignorato un altro tipo di free-press potenzial-
mente molto più interessante: quello dei periodici di quartie-
re che, non avendo grandi editori alle spalle, agisce tra mag-
giori difficoltà.
Mentre i quotidiani gratuiti, strutturalmente deboli offro-
no più o meno lo stesso notiziario di radio e TV, i periodici
free possono provvedere a un bisogno sociale assai più
importante, quello di informare i cittadini di quanto accade
nella zona in cui vivono, non solo in caso di eventi eccezio-
nali come fa la stampa ordinaria, ma trattando problemi di
tutti i giorni con cronache di servizio, iniziative locali che
sarebbero ignorate, vita culturale, attività di circoli, associa-
zioni, uffici circoscrizionali. Questo conduce a creare contat-
ti e un affiatamento sociale in città dove spesso non si sa chi
sia nemmeno linquilino della porta accanto.
Cè un rischio. La stampa tradizionale cammina su due
gambe: i ricavi dalla pubblicità e dalle vendite. Se i contenu-
ti non danno fiducia, i lettori scelgono unaltra testata e anche
la pubblicità può registrare un tracollo. I periodici di quartie-
re, invece, sono sovente privi di concorrenza e quindi espo-
sti alla tentazione di subordinare la linea informativa alla
pubblicità, unica gamba fonte di introito o, ancor peggio, di
farsi unaltra gamba mettendosi al servizio, come strumento
e portavoce di quelle autorità locali di cui dovrebbero riferi-
re le mosse, ma mai con acredine, ma sempre con vigile spi-
rito critico. I lettori tuttavia, anche quando non hanno alter-
native, restano i migliori giudici.
Silvano Rizza
GIORNALE DI QUARTIERE: AFFIATAMENTO SOCIALE
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Monachesi,
Guttuso,
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Marcello Anastasi,
Karen Thomas
e altri notissimi nomi.
(adg)Ringraziamo l'autorevole collega per la sua perspi-
cace nota nella quale sottolinea - tra l'altro - il pericolo o
la tentazione per i Giornali a distribuzione gratuita, di sub-
ordinare la linea informativa alla pubblicità. Si, certo, può
accadere soprattutto per i Quotidiani a distribuzione gra-
tuita quando perseguono esclusivamente profitti. Non è il
nostro caso. Noi confidiamo nel giudizio dei lettori ai quali
cerchiamo di fornire una informazione libera grazie al
limitato ed esclusivo sostegno economico della pubblicità
finalizzato alle sole spese di stampa, scevro da profitti.
Determinante è, poi, il notevole lavoro volontario dei col-
laboratori. Questo Periodico ha soprattutto un fondamen-
tale scopo: sensibilizzare e stimolare gli abitanti dei Quar-
tieri ad un maggior impegno sociale per poter creare una
vera CITTADINANZA ATTIVA. I problemi del traffico,
della sanità, dell'ambiente, della sicurezza sono problemi
di tutti, e tutti sono chiamati a collaborare senza confusio-
ne di ruoli. Noi, come sempre, non ci stancheremo di
segnalare, denunciare, con spirito sereno, ascoltando tutte
le voci, fatti ed avvenimenti che riteniamo lesivi della
morale, della solidarietà, dei principi democratici e del
rispetto del prossimo. Come nel passato, ciò sarà possibile
grazie alla pubblicità che ci offre lo strumento di denun-
cia, senza alcuna condizione e, nello stesso tempo, di par-
tecipazione e di affiatamento sociale e di cui la redazio-
ne e tutti i collaboratori sono orgogliosi.
Salvatore per tutti
un maestro, un amico...
Laboratorio:
Via Montessori, 19
Sede:
Via Mario Fani, 18 - Tel. 06/3071268
Si chiama Salvatore DAlterio,
tutti lo conoscono come Salvato-
re. Da più di 40 anni esercita con
successo nella zona. Raffinato
nel gusto, elegante e sobrio, col-
labora con eminenti architetti
per la realizzazione di infrastrut-
ture e arredamenti. Nato in una
famiglia di professionisi ha scel-
to la strada dellarte per indole e
per passione. Segnaliamo la
recente assunzione del maestro
Carlo Margiotti, esperto antiqua-
rio, che potrete conoscere in V.
M. Montessori n. 19.