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l Natale è alle porte. Laria di festa si respira
ovunque. E cominciata la corsa ai regali. Ma la
gente che cosa pensa del Natale ? Perché tanta frene-
sia? Quanto è sentito il profondo messaggio religioso,
quanto è una semplice tradizione? Lo domandiamo
nei nostri quartieri. Cominciamo dai giovani, chieden-
do loro come si preparano alle imminenti festività
natalizie.
Siamo in via della Lucchina, a Casal del Marmo;
laria è discretamente pulita, ce del verde. Ci sono
giostre elettriche e di legno, cinema multisala, iper-
mercati. Niente babele di rumori e di traffico. Case a
schiera, molte col giardino, ricordano le strade di un
paese.
A rispondere alla nostra domanda è subito Ales-
sia, che ha venti anni. Certo - ci racconta - non è
come quando si era bambini. Allora addobbare lAl-
bero, creare il Presepe, attendere i doni la notte del 24
era molto emozionante. Oggi il giorno di Natale è un
po il momento in cui , volendo o no, devi fare i conti
con te stesso. Se ti senti solo, se non sei gratificato dai
rapporti affettivi, è come se ricevessi una spinta in più
per riflettere, per chiederti quali possano essere le
cause e cominciare a modificarti
Viviamo sempre di corsa - aggiunge Claudio,
che di anni ne ha diciotto - di corsa a scuola, di corsa
al lavoro; persino i pasti si fanno con lorologio in
mano. Si corre col motorino per raggiungere la pale-
stra. Così non si ha quasi tempo per riflettere. Duran-
te il Natale i ritmi rallentano, molti affanni si ricom-
pongono, si placano. Siamo indotti a partecipare alle
emozioni degli adulti, loro sì presi dai ricordi. Certe
emotività spirituali fanno comunque bene, incidono
sui progetti per lavvenire.
E le mamme e i papà dei ragazzi che cosa ne pen-
sano? Andiamo a indagare in via della Balduina.
Sono cambiate molto le cose da ventanni a oggi - ci
dice Mara che ha una bimba di quattro anni - Il 1980
ha segnato lultima tappa del boom economico in Ita-
lia distogliendo da traguardi prioritari oggi forse nuo-
vamente trovati.
Ma un genitore come fa sbaglia - interviene con
decisione Ruggero, papà di Claudio di sette anni - La
cosa più importante è di riuscire a dare esempi validi
nel limite del possibile e lasciare piano piano far fare
ai figli piccole scelte, anche errori rimediabili, per
evitare che il salto dell emancipazione si trasformi in
un salto nel buio, con i rischi conseguenti.
Diamo voce adesso a Marco, giovane laureando in
Scienze Politiche allUniversità La Sapienza : Intor-
no ai ventanni è normale che i propri confini esisten-
ziali si estendano - riflette a voce alta Natale con la
sua carica contribuisce a illuminarli Come si fa a non
sentirsi vicini e solidali con i bambini, ad esempio,
che in Sierra Leone, nel corso della guerra civile, sono
stati costretti a uccidere, a praticare e subire violenza?
Per non parlare poi del destino delle giovani ragazze
del luogo. E il terrorismo internazionale, la cultura
della violenza, gli integralismi non solo religiosi, le-
marginazione dei Paesi in via di sviluppo? Beh, non si
possono ridurre a problemi sociologici, essendo prima
di tutto e tristemente drammi umani .
Francesco ha trentadue anni, è un operaio edile.
Si confida : Non sono sposato eppure ho un gran
desiderio di paternità. Il mio lavoro è precario, anche
se avendolo, non posso lamentarmi. Credo che in
Europa siano stati fatti culturalmente e socialmente
molti passi avanti. Ma a volte ci ritroviamo a fare i
conti con problemi di civiltà ancora gravi. Senza
andare troppo lontano, penso a quanti si trovino senza
lavoro o in cassa integrazione, magari con una fami-
glia da mantenere. Questa è una tragedia, perciò il mio
augurio in questi giorni è tutto per loro.
Insegne colorate e finestre lasciano intravedere
abeti illuminati, caldarroste in graticolo a profumare
laria; nelle piazzette notiamo bambini sullo scivolo
e sulle altalene, le sciarpe al vento e gli occhi sereni.
Si muovono con passi fiduciosi, sicuri che qualcuno
vegli su di loro. Letà dellincanto, degli stupori .
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E un messaggio religioso o una semplice ricorrenza? La domanda labbiamo rivolta ai nostri giovani
NATALE: FRENESIA O SENTIMENTO ?
Papà incerti perché ritengono di sbagliare la scelta tra il religioso ed il profano
Laura Piccinelli
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