2 Siamo anche su Internet www.igeanews.it ... e dal prossimo numero i Forum attualità attualità attualità attualità 00135 Roma - Via del Colle di S. Agata, 24 (Trionfale) - Tel. 06.3385697 - Fax 06.35498859 - Cell. 338.2347213 - E-mail: crlux@pgol.it Vetrate Artistiche - Legate a piombo - dipinte a mano Sabbiature - Mosaico vitreo - Restauro Vetromattone dipinto a mano Lampade - Lampadari - appliques - Piantane Vetry Tiffany - Vetri Gallè - Vetri opaline anche alcuni punti del programma  che, in linea di massima, desideriamo realizzare. Animati, sempre, dalla linfa vitale che alla fine del 1999 e nei primi mesi del 2000  ha  mosso il Comitato di Quartiere : sensibilizzare e richiamare  i cit- tadini  ad una attiva partecipazione alla vita della comunità. Presente e futuro nelle radici del passato. CONSENSO E PARTECIPAZIONE E  veniamo  al  presente.  L'anno  che  sta   per   terminare  ha visto crescere il consenso . Le  lettere  che giungono alla nostra redazione ,gli inviti a continuare ad incalzare le Isti- tuzioni(soprattutto i Municipi XVII e XIX) ci riempiono di soddisfazione e di orgoglio anche se   le amarezze non  man- cano  per    obiettivi  momentaneamente  mancati.  Purtroppo abbiamo constatato come i continui  contenziosi tra Muni- cipi  e  Campidoglio(  vedi  parcheggi  sotterranei  e  Piano Regolatore),le  maggioranze    nei  Consigli  Municipali  non chiare e trasversali, soprattutto quando gli argomenti sono spinosi, (trasparenza, ambiente)  impediscono buone e rapi- de soluzioni. Le cronache in questo Periodico lo hanno sem- pre testimoniato e i lettori conoscono i risultati degli incon- tri con i rappresentanti delle due Municipalità. IGEA IN INTERNET Prima di accennare ai programmi del futuro ricordiamo due fatti  positivi. Dalla metà dello scorso mese di ottobre IGEA è  anche  ONLINE  e  presto      attraverso  l'Istituzione  di  un Forum potremo conoscere pareri e proposte dei  cittadini. I tempi lo impongono e le inserzioni pubblicitarie lo permetto- no. Una libera testata giornalistica  che   interessa un territo- rio di circa 300mila abitanti, la cui funzione è stata compresa anche dagli inserzionisti  perché la loro crescita economica e culturale non  può prescindere dallo sviluppo della società. LE DIRETTRICI DEL FUTURO Per quanto riguarda il prossimo avvenire abbiamo in animo di seguire  (problemi minori a parte), sensibilizzando l'interesse della gente, tre grandi direttrici : Piano Regolatore che richiede la massima partecipazione; stabilità e stato degli edifici; Parco di Monte Mario che deve essere valorizzato appieno anche con visite guidate. Non mancheranno, come nel passato, i continui contatti con le Municipalità e  il Campidoglio .Senza confusio- ne di ruoli, nel rispetto delle funzioni di ciascuno. Angelo Di Gati E-mail: Ang.DiGati@libero.it   interrogarsi sulle radici storiche, cultu- rali, spirituali dei popoli di questa parte del mondo. Questo   angolo   visuale   è   ancora valido? Certamente vale la pena di dis- cuterne; e questo riguarda non soltanto i  cristiani,  ma  anche  i  laici  e  quanti apprtengono   ad   altre   confessioni.   le festività   natalizie   sono,   da   questo punto  di  vista,  un’occasione  propizia. E del resto nel punto più alto della rap- presentanza    politica    europea,    cioè nella Convenzione incaricata di scrive- re  la  nuova  costituzione  dell’U.E.  (si ricordino   le   recenti   dichiarazioni   di Valery Giscard d’Estaing e di Giuliano Amato), questo tema è presente, a fian- co – è ovvio – di quelli che riguardano l’allargamento  e  l’irrobustimento  del- l’Europa unita. La grande storia – è persino inutile ricordarlo – non si presta a grette inter- pretazioni  di  comodo.  È  stato  Lucien Febvre, un altro grande laico, a indaga- re  con  acutezza  le  origini  dell’Europa che conosciamo, e le ha trovate nell’e- poca   lontana   nella   quale   il   mondo mediterraneo   e   il   mondo   nordico   si sono saldati insieme nel crogiuolo del- l’espansione  del  Cristianesimo.  Il  pas- saggio  dalla  forza  nascente  del  credo religioso,  ai  conflitti  religiosi,  e  infine alla   tolleranza   e   alla   libertà   piena   è stato tormentato e complesso, e sarebbe presunzione  imperdonabile  riassumere in poche righe questo tragitto. È sicuro comunque che le conquiste nuove della coscienza contemporanea possono apri- re la strada a un mondo più libero, nel quale non trovino posto né gli esclusi- vismi,  né  i  rischiosi  arroccamenti  fon- damentalisti. Molta acqua è passata sotto i ponti del Tevere. Abbiamo vissuto, credenti e laici, la stagione del Concilio Vaticano secondo.   Abbiamo   visto   il   papa   di Roma deporre nel Muro del Pianto uno storico messaggio che è una richiesta di perdono per le persecuzioni sofferte dal popolo ebraico. Non è per caso che uomini di diver- se  fedi  abbiano  scritto,  nella  Carta  dei diritti  proclemata  dal  Consiglio  euro- peo  di  Nizza  (2000),  un  articolo  che traccia  le  linee  di  un  futuro  che  veda l’incontro   tra   la   fede   religiosa   e   la libertà.   “Ogni   individuo   –   sta   scritto nella  Carta  –  ha  diritto  alla  libertà  di pensiero,  di  coscienza  e  di  religione. Tale diritto include la libertà di cambia- re religione o credo, così come la liber- tà di manifestare la propria religione o il proprio credo individualmente o col- lettivamente,  in  pubblico  e  in  privato, mediante   il   culto,   l’insegnamento,   le pratiche e l’osservanza dei riti”. Forse con queste parole l’augurio di “Buon  Natale”  assume  un  significato ancora   più   vicino   alle   domande   che l’uomo moderno rivolge a se stesso. Candiano Falaschi nefandezze che certo non meritano alcu- na  lode.  Tra  questi  un  rivoluzionario  si contraddistingue  su  tutti  gli  altri,  il  cui nome e la cui azione non passa come per gli  altri  con  il  fluttuare  del  tempo;  è  il vero signore della storia: Gesù. Se leggiamo la sua carta d’identità si rimane  abbastanza  delusi.  Egli  nasce  a Betlemme nell’anno in cui era imperato- re Augusto, governatore della Siria Qui- rinio  e  re  della  Giudea  Erode;  figlio  di Giuseppe  il  falegname  e  di  Maria,  resi- dente   a   Nazareth,   professione   rabbì (maestro), morto a Gerusalemme appeso ad una croce. I testimoni, in particolare i suoi apostoli e i suoi discepoli ci hanno raccontato un po’ la sua breve vita terre- na da cui è scaturita un’esistenza eterna. Una storia strana quella di quest’uo- mo  che  è  anche  Dio,  concepito  non  per intervento   umano,   ma   per   opera   dello Spirito Santo. Nasce in una grotta perché già fin dall’inizio della sua irruzione nel mondo  ha  voluto  farci  comprendere  il suo stile: schierarsi dalla parte del debo- le, del povero, dell’emarginato per essere voce di chi non ha voce. Lui stesso pro- clamerà  il  suo  programma  di  vita  nella sinagoga  prima  di  iniziare  ufficialmente la sua missione: «Il Signore ha mandato il suo Spirito su di me. Egli mi ha scelto per portare il lieto messaggio ai poveri. Mi ha mandato per proclamare la libera- zione ai prigionieri e il dono della vista ai  ciechi,  per  liberare  gli  oppressi,  per annunziare il tempo nel quale il Signore sarà favorevole» (Lc 4,18-19). Gesù sarà il vero e il più grande rivo- luzionario  dell’amore  che  la  storia  avrà mai conosciuto. Anche se hanno cercato di eliminarlo appendendolo ad una croce, in realtà hanno fatto il suo gioco perché nel   momento   in   cui   hanno   cercato   di estinguere  questa  fiamma  è  divampato un fuoco che ha riscaldato questo freddo e gelido mondo: il fuoco dell’amore per- ché lui stesso è Amore. Peccato   che   l’uomo   non   sempre   è capace  di  imitare  colui  che  ha  indicato nell’umiltà e nel servizio reciproco l’uni- ca   via   per   essere   autorevoli   e   grandi, affinché nessuno resti privo del necessa- rio e soprattutto ognuno venga rispettato nella sua dignità di uomo fatto ad imma- gine e somiglianza di Dio stesso. Ci  rendiamo  conto  infatti,  che  per incontrare  l’uomo  dobbiamo  incontrare Dio.  Questa  realtà  ci  spinge  a  rivestirci degli   stessi   sentimenti   di   Cristo   Gesù perché anche noi continuiamo a schierar- ci  per  la  giustizia  e  la  pace,  per  i  diritti dell’uomo  e  per  il  bene  comune,  per  la difesa  della  vita  e  contro  ogni  forma  di menomazione che tende a ledere la digni- tà dell’uomo. Il cristiano è chiamato dal suo Mae- stro   ad   essere   anch’egli   rivoluzionario dell’amore soprattutto nel contesto socia- le in cui ci troviamo, contraddistinto spes- so dall’egocentrismo, dall’egoismo e dal- l’indifferenza.   Solo   così   sarà   Natale anche per noi e non solo il 25 dicembre, ma   tutti   i   giorni   perché   questo   Gesù nasce, vive e muore non solo nella Santa Messa   e   quindi   nell’Eucaristia,   ma   in ogni persona che abita questa nostra terra. Giovanni Carollo FUTURO E RADICI DEL PASSATO da pag. 1 scendendo a destra?” E’ una struttura provvisoria o perma- nente?………….e ancora , voci sostengono che in via della Camilluccia, (nei pressi dell’”uliveto” angolo via Edmon- do De Amicis ) possa esserci la volontà di edificare. Sono solo voci?  Vedremo! Aspettiamo, ricordando che non mancherà mai l'interessamento e la vigilanza del Comi- tato di Quartiere. Maria Gabriella Serra PARCO MONTE MARIO da pag. 1 EUROPA: Espansione cristiana da pag. 1 CRISTIANESIMO: Rivoluzione dell’amore da pag. 1 NATALE: IL  CONFRONTO  DEI  PARERI