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attualità
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anche alcuni punti del programma che, in linea di massima,
desideriamo realizzare. Animati, sempre, dalla linfa vitale
che alla fine del 1999 e nei primi mesi del 2000 ha mosso
il Comitato di Quartiere : sensibilizzare e richiamare i cit-
tadini ad una attiva partecipazione alla vita della comunità.
Presente e futuro nelle radici del passato.
CONSENSO E PARTECIPAZIONE
E veniamo al presente. L'anno che sta per terminare ha
visto crescere il consenso . Le lettere che giungono alla
nostra redazione ,gli inviti a continuare ad incalzare le Isti-
tuzioni(soprattutto i Municipi XVII e XIX) ci riempiono di
soddisfazione e di orgoglio anche se le amarezze non man-
cano per obiettivi momentaneamente mancati. Purtroppo
abbiamo constatato come i continui contenziosi tra Muni-
cipi e Campidoglio( vedi parcheggi sotterranei e Piano
Regolatore),le maggioranze nei Consigli Municipali non
chiare e trasversali, soprattutto quando gli argomenti sono
spinosi, (trasparenza, ambiente) impediscono buone e rapi-
de soluzioni. Le cronache in questo Periodico lo hanno sem-
pre testimoniato e i lettori conoscono i risultati degli incon-
tri con i rappresentanti delle due Municipalità.
IGEA IN INTERNET
Prima di accennare ai programmi del futuro ricordiamo due
fatti positivi. Dalla metà dello scorso mese di ottobre IGEA
è anche ONLINE e presto attraverso l'Istituzione di un
Forum potremo conoscere pareri e proposte dei cittadini. I
tempi lo impongono e le inserzioni pubblicitarie lo permetto-
no. Una libera testata giornalistica che interessa un territo-
rio di circa 300mila abitanti, la cui funzione è stata compresa
anche dagli inserzionisti perché la loro crescita economica e
culturale non può prescindere dallo sviluppo della società.
LE DIRETTRICI DEL FUTURO
Per quanto riguarda il prossimo avvenire abbiamo in animo di
seguire (problemi minori a parte), sensibilizzando l'interesse
della gente, tre grandi direttrici : Piano Regolatore che richiede
la massima partecipazione; stabilità e stato degli edifici; Parco
di Monte Mario che deve essere valorizzato appieno anche con
visite guidate. Non mancheranno, come nel passato, i continui
contatti con le Municipalità e il Campidoglio .Senza confusio-
ne di ruoli, nel rispetto delle funzioni di ciascuno.
Angelo Di Gati
E-mail: Ang.DiGati@libero.it
interrogarsi sulle radici storiche, cultu-
rali, spirituali dei popoli di questa parte
del mondo.
Questo angolo visuale è ancora
valido? Certamente vale la pena di dis-
cuterne; e questo riguarda non soltanto
i cristiani, ma anche i laici e quanti
apprtengono ad altre confessioni. le
festività natalizie sono, da questo
punto di vista, unoccasione propizia.
E del resto nel punto più alto della rap-
presentanza politica europea, cioè
nella Convenzione incaricata di scrive-
re la nuova costituzione dellU.E. (si
ricordino le recenti dichiarazioni di
Valery Giscard dEstaing e di Giuliano
Amato), questo tema è presente, a fian-
co è ovvio di quelli che riguardano
lallargamento e lirrobustimento del-
lEuropa unita.
La grande storia è persino inutile
ricordarlo non si presta a grette inter-
pretazioni di comodo. È stato Lucien
Febvre, un altro grande laico, a indaga-
re con acutezza le origini dellEuropa
che conosciamo, e le ha trovate nelle-
poca lontana nella quale il mondo
mediterraneo e il mondo nordico si
sono saldati insieme nel crogiuolo del-
lespansione del Cristianesimo. Il pas-
saggio dalla forza nascente del credo
religioso, ai conflitti religiosi, e infine
alla tolleranza e alla libertà piena è
stato tormentato e complesso, e sarebbe
presunzione imperdonabile riassumere
in poche righe questo tragitto. È sicuro
comunque che le conquiste nuove della
coscienza contemporanea possono apri-
re la strada a un mondo più libero, nel
quale non trovino posto né gli esclusi-
vismi, né i rischiosi arroccamenti fon-
damentalisti.
Molta acqua è passata sotto i ponti
del Tevere. Abbiamo vissuto, credenti e
laici, la stagione del Concilio Vaticano
secondo. Abbiamo visto il papa di
Roma deporre nel Muro del Pianto uno
storico messaggio che è una richiesta di
perdono per le persecuzioni sofferte dal
popolo ebraico.
Non è per caso che uomini di diver-
se fedi abbiano scritto, nella Carta dei
diritti proclemata dal Consiglio euro-
peo di Nizza (2000), un articolo che
traccia le linee di un futuro che veda
lincontro tra la fede religiosa e la
libertà. Ogni individuo sta scritto
nella Carta ha diritto alla libertà di
pensiero, di coscienza e di religione.
Tale diritto include la libertà di cambia-
re religione o credo, così come la liber-
tà di manifestare la propria religione o
il proprio credo individualmente o col-
lettivamente, in pubblico e in privato,
mediante il culto, linsegnamento, le
pratiche e losservanza dei riti.
Forse con queste parole laugurio di
Buon Natale assume un significato
ancora più vicino alle domande che
luomo moderno rivolge a se stesso.
Candiano Falaschi
nefandezze che certo non meritano alcu-
na lode. Tra questi un rivoluzionario si
contraddistingue su tutti gli altri, il cui
nome e la cui azione non passa come per
gli altri con il fluttuare del tempo; è il
vero signore della storia: Gesù.
Se leggiamo la sua carta didentità si
rimane abbastanza delusi. Egli nasce a
Betlemme nellanno in cui era imperato-
re Augusto, governatore della Siria Qui-
rinio e re della Giudea Erode; figlio di
Giuseppe il falegname e di Maria, resi-
dente a Nazareth, professione rabbì
(maestro), morto a Gerusalemme appeso
ad una croce. I testimoni, in particolare i
suoi apostoli e i suoi discepoli ci hanno
raccontato un po la sua breve vita terre-
na da cui è scaturita unesistenza eterna.
Una storia strana quella di questuo-
mo che è anche Dio, concepito non per
intervento umano, ma per opera dello
Spirito Santo. Nasce in una grotta perché
già fin dallinizio della sua irruzione nel
mondo ha voluto farci comprendere il
suo stile: schierarsi dalla parte del debo-
le, del povero, dellemarginato per essere
voce di chi non ha voce. Lui stesso pro-
clamerà il suo programma di vita nella
sinagoga prima di iniziare ufficialmente
la sua missione: «Il Signore ha mandato
il suo Spirito su di me. Egli mi ha scelto
per portare il lieto messaggio ai poveri.
Mi ha mandato per proclamare la libera-
zione ai prigionieri e il dono della vista
ai ciechi, per liberare gli oppressi, per
annunziare il tempo nel quale il Signore
sarà favorevole» (Lc 4,18-19).
Gesù sarà il vero e il più grande rivo-
luzionario dellamore che la storia avrà
mai conosciuto. Anche se hanno cercato
di eliminarlo appendendolo ad una croce,
in realtà hanno fatto il suo gioco perché
nel momento in cui hanno cercato di
estinguere questa fiamma è divampato
un fuoco che ha riscaldato questo freddo
e gelido mondo: il fuoco dellamore per-
ché lui stesso è Amore.
Peccato che luomo non sempre è
capace di imitare colui che ha indicato
nellumiltà e nel servizio reciproco luni-
ca via per essere autorevoli e grandi,
affinché nessuno resti privo del necessa-
rio e soprattutto ognuno venga rispettato
nella sua dignità di uomo fatto ad imma-
gine e somiglianza di Dio stesso.
Ci rendiamo conto infatti, che per
incontrare luomo dobbiamo incontrare
Dio. Questa realtà ci spinge a rivestirci
degli stessi sentimenti di Cristo Gesù
perché anche noi continuiamo a schierar-
ci per la giustizia e la pace, per i diritti
delluomo e per il bene comune, per la
difesa della vita e contro ogni forma di
menomazione che tende a ledere la digni-
tà delluomo.
Il cristiano è chiamato dal suo Mae-
stro ad essere anchegli rivoluzionario
dellamore soprattutto nel contesto socia-
le in cui ci troviamo, contraddistinto spes-
so dallegocentrismo, dallegoismo e dal-
lindifferenza. Solo così sarà Natale
anche per noi e non solo il 25 dicembre,
ma tutti i giorni perché questo Gesù
nasce, vive e muore non solo nella Santa
Messa e quindi nellEucaristia, ma in
ogni persona che abita questa nostra terra.
Giovanni Carollo
FUTURO E RADICI DEL PASSATO
da pag. 1
scendendo a destra? E una struttura provvisoria o perma-
nente?
.e ancora , voci sostengono che in via della
Camilluccia, (nei pressi delluliveto angolo via Edmon-
do De Amicis ) possa esserci la volontà di edificare.
Sono solo voci? Vedremo! Aspettiamo, ricordando che
non mancherà mai l'interessamento e la vigilanza del Comi-
tato di Quartiere.
Maria Gabriella Serra
PARCO MONTE MARIO
da pag. 1
EUROPA: Espansione cristiana
da pag. 1
CRISTIANESIMO: Rivoluzione dellamore
da pag. 1
NATALE: IL CONFRONTO DEI PARERI