2 sotto molti aspetti ancora attraente, suggeriamo, visto che
qualcosa si può tentare per salvare il salvabile: ospitare un
maggior turismo nostrano, facendo una semplice riflessio-
ne: ricordare che i “migratori” hanno preferito l’estero solo
perché i costi erano accessibili. Ed ora alcuni consigli.
        Prima di mettersi al volante, è bene dare uno sguar-
do  alla  macchina  che  ci  porta  in  vacanza.  Cosa  fare?
Lasciarla un giorno al meccanico per una messa a punto
generale.  Oggi,  una  revisione  tipo  “bollino  blu”  costa
60  euro.  In  tema  non  dobbiamo  tralasciare  la  nostra
sicurezza e di chi ci accompagna. Moderare la velocità,
non mangiare molto prima di porsi alla guida, non ten-
tare inutili sorpassi.  
UN “WEEK END PER LA VITA” È  stata  promossa  un’iniziativa,    dal  Governo,  dal titolo  “Un  week-end  per  la  vita”  che  vede  coinvolti
l’ACI, il Ministero delle Infrastrutture, la Società Auto-
strade,  la  Polizia  Stradale,  i  Carabinieri,  la  Rai/Tv,  il
Silb, il Sindacato dei Gestori delle discoteche, medici,
psicologi e alcuni “testimonial” della musica e del cine-
ma  maggiormente  seguiti  dai  giovani.  Una  iniziativa
che dovrebbe perdurare nel tempo, magari cominciando
– piccolo suggerimento per la Pubblica Istruzione – ad
inserire nelle elementari una materia ad hoc: Educazio-
ne Stradale. Una iniziativa che dovrebbe essere ripetuta
sistematicamente  in  tutte  le  città  specialmente  nella
nostra dove figura un dato allarmante: la città conta una
media di 893 automobili ogni mille abitanti, ed uno stu-
dio compiuto dall’Assessorato al Traffico del Comune
ha stabilito che le auto nella città aumentano costante-
mente ogni anno nella misura di 50 mila unità.
        La  circolazione  sulle  strade  del  “week-end”  ed  ora
delle  vacanze  è  sempre  molto  intensa  ed  è  causa  di
migliaia di incidenti stradali; basti citare un dato signifi-
cativo: ogni anno in Italia migliaia di persone muoiono
per  sinistri  stradali  e  le  statistiche  ci  informano  che  la
maggior parte delle vittime sono giovani compresi fra i
16  e  i  35  anni.  Nel  2000  in  Italia  vi  sono  stati  211941
incidenti nei quali hanno perso la vita 6410 persone men-
tre 301559 hanno riportato lesioni di varia entità. Si trat-
ta di un vero e proprio bollettino di guerra e, la situazio-
ne non migliora passando dai dati nazionali a quelli rile-
vati a livello municipale.
INCIDENTI E STRADE PERICOLOSE
NEI NOSTRI QUARTIERI
Nel XIX, nel 2002,  si sono avuti 1533 sinistri con solo danni, 973 sinistri con feriti, 8 morti, 172 pedoni e 6
ciclisti coinvolti  che hanno interessato 830 tra ciclomo-
tori e motoveicoli.
        Le  strade  a  maggior  pericolo    del  XIX  municipio
sono state: via Trionfale (nel tratto tra piazza Monte Gau-
dio e via Casal del Marmo) con 38 feriti; via di Torre-
vecchia  (nel  tratto  tra  via  Carlo  Livi  e  largo  Arturo
Donaggio) con 36 feriti;via Casal del Marmo (nel tratto
tra piazza Fosso S. Spirito e via A. Panizzi ) con 29 feri-
ti;  via  Damiano  Chiesa  (nel  tratto  tra  via  Montiglio  e
largo Damiano Chiesa) con 24 feriti ed infine viale delle
Medaglie d’Oro (nel tratto tra via Marziale e p.le Meda-
glie d’Oro) con 25 feriti. Per quanto riguarda il bilancio
degli  incidenti  stradali  accaduti,  sempre  nel  2002,  nel
municipio XVII,  le persone decedute sono state 6, i feri-
ti 1101 mentre le strade con più incidenza di sinistri sono
state:  tutto  il  tratto  dei  Lungotevere,  piazza  Mazzini  e
viale   Mazzini,   viale   delle   Milizie,   via   Marcantonio
Colonna con tutte le strade che incrocia, piazzale Clodio
con   la   Circonvallazione   Clodia,   la   Circonvallazione
Trionfale, via Cipro e via Angelo Emo.
Francesco Amoroso Il Forum è sul nostro sito. Quali le vostre opinioni e proposte?      www.igeanews.it Un’estate “in sordina” per calo di presenze       VACANZE IN CASAPER TUTTI
NON GUASTIAMOLE CON I RINCARI
M i  perdoni  Goldoni,  ma  ogni  volta  che  sento  la
parola “vacanze”, scatta nella mia mente la mole-
sta associazione con la parola “smanie”. Se si riflette sul-
l’etimologia del termine vacanza, è evidente la radice, in
comune  con  altre  espressioni  come  vacante,  vacuità,  no
vacancies, derivante da vacuum, in latino: vuoto.
        Va bene che secondo la teoria aristotelica dell’ “horror
vacui” il vuoto non esiste, però tra vuoto e pieno, anzi stra-
pieno, anzi pienone, anzi tutto esaurito... ce ne passa!
        Eppure le vacanze sembra che, per molta gente, consi-
stano proprio nell’esatto contrario della definizione stessa.
E non solo i luoghi fisici si affollano, come spiagge, alber-
ghi,  discoteche  e  autostrade,  ma  anche  i  luoghi  mentali
sembrano in certi vacanzieri straripare - o come è trendy
dire ultimamente - tracimare. La parola d’ordine è: diver-
tirsi, a tutti i costi. Come? Riempiendo i vuoti. Tutti.
        Ricordo un amico che faceva tracking. Preparava delle
accuratissime tabelle di marcia, partiva a testa bassa alle
prime  ore  del  mattino  e  marciava,  marciava,  marciava,
salendo di quota e poi scendendo, cronometro alla mano,
per tornare poi giù alla sera, disfatto e contento. L’unica
volta che, malauguratamente, l’ho accompagnato, arrivati
sui duemila metri, volevo fermarmi a godere degli splen-
didi panorami intorno, e lui, implacabile: non c’è tempo,
dobbiamo  scendere.  Beh,  allora  poteva  marciare  su  un
tapis roulant!
        Un altro vuoto che molti cercano di evitare, soprattut-
to in vacanza, è il vuoto di suoni: il Silenzio.
        Che si tratti del mare, della montagna, o dei meravi-
gliosi parchi cittadini, sembra che il frusciare delle acque
e degli alberi e il chiacchiericcio variegato e stereofonico
degli uccelli non siano melodie abbastanza emozionanti da
ascoltare ed assaporare. E allora forza con altoparlanti e
amplificatori! In un tripudio di decibel spaccatimpani, per
tutto il giorno e (ahimè) in alcuni luoghi per tutta la notte.
Ma fa così paura, ogni tanto, fermarsi a pensare? LE SMANIE  DELLA VILLEGGIATURA – Paola Locci – segue da pag. 1         Nel XIX Municipio, il tratto della via Trionfale, da piazza Monte Gaudio
a via Casal del Marmo, è tra quelli di maggior pericolo per numero d’incidenti.