14           Con   questo   numero,   iniziamo   a   parlare   delle
strade del nostro quartiere illustrandone la storia e le
curiosità.
          VIA TRIONFALE –  Da Largo Trionfale a Via
Cassia,   i   quartieri   che   attraversa   appartengono      al
XVII, XIX e verso la fine nel congiungersi con la via
Cassia, al XX  Municipio.   L’attuale strada corrispon-
de all’antica Via Triumphalis che, scavalcando Monte
Mario, si congiungeva in località Giustiniana, alla Via
Clodia  (  strada  che  per  un  tratto  corrispondeva  alla
Cassia); nel tratto fuori le mura attraversava il Campo
Vaticano  e,  superato  il  ponte  Neroniano  (che  era  in
prossimità  dell’attuale  ponte  Vittorio  Emanuele  II),
procedeva fino al Celio e il Palatino tra i Fori.
           Era in pratica la strada percorsa dai trionfi tra il
Circo Massimo e la Velia (altura nell’antica Roma tra
la Via Sacra, l’Esquilino e il Colosseo, oggi attraver-
sata dalla Via Dei Fori Imperiali), ma che iniziava l’a-
poteosi  del  trionfatore    già  extra  moenia,   dove  in
sostanza l’attuale via si trova.
           Lungo  questa  strada  si  incontrano  interessanti
testimonianze storiche come Chiese e Residenze.
           Madonna  del  Rosario   –  Edificata   sul   Monte
Mario  nel  XVI  secolo  (a  cura  di  Giovan  Vittorio  de
Rossi,  Giano  Nicio  Eritro)  ed  abbandonata  poi  per
lungo tempo, fu restaurata da Clemente XI Albani nel
1715 e quindi ceduta all’ordine Fiorentino dei Dome-
nicani di San Marco. Gregorio XIII, che aveva parti-
colarmente cara la solitaria località, abbellì il tempio,
ma  le  vicende  della  prima  occupazione  Francese  lo
ridussero quasi in totale rovina. Per ordine di Gregorio
XVI  Ganganelli  fu  restaurata  nel  1838,  e  l’esterno
attuale (con la scalinata d’accesso) è appunto di quel
periodo.
                  Nel  convento  adiacente  la  Chiesa  le  Suore
Domenicane di Clausura custodiscono gelosamente un
preziosissimo  tesoro:  una  immagine  della  Madonna,
attribuita al pennello di San Luca, dipinta su tavola di
noce con fondo d’oro, che risulta tra le più belle, le più
antiche e le meno conosciute. Risale al primo periodo
dell’arte Bizantina. Fu San Domenico stesso a portar-
la a Roma nel 1219, dalle missioni da lui compiute per
ordine della Santa Sede.
               Palazzina del Falcone - civico 60/62- già pro-
prietà Strozzi, di fronte al mercato dei fiori, ai piedi di
Monte Mario, prende nome dalla località della  Prata
Falconis e risale probabilmente alla fine del XV seco-
lo  ,  aveva  un  ampio  cortile  verso  il  quale  era  aperto
l’edificio  con  il  portico,  oggi  però  chiuso.Il  palazzo
quattrocentesco forse casino di caccia  e in seguito sta-
zione  di  posta,  ha  subìto  vari  rifacimenti  tra  cui  la
chiusura del portico, questi  ultimi, hanno molto scon-
volto l’architettura di questo casale, ora in parte adat-
tato a ristorante “ Antico Falcone”.
      Villa Miani – Civico 151 – Costruita nel 1873 ebbe
diversi  proprietari,  divenne  famosa  per  la  sontuosità
delle feste che si interruppero solo allo scoppio della
prima  guerra  mondiale.  La  palazzina  aggraziata  ed
armoniosa,  comprende:  piano  terreno,  primo  piano  e
piano  nobile,  con  una  pregevole  collezione  di  arazzi
fiamminghi.  Il  giardino  è  ricco  di  piante  esotiche  e
rare,  troviamo  in  loco  un  grazioso  laghetto.  La  Villa
ancora oggi viene utilizzata per congressi , convegni e
feste.
     Villa Stuart -  Civico 230 - Fu dimora degli Stuart
emigrati a Roma. È sede della clinica omonima. Com-
prende anche la cosiddetta Casa degli Spiriti ideata e
costruita  nella  prima  metà  del  cinquecento,  da  non
molto ristrutturata. Il parco intorno alla Villa è arric-
chito da lunghi viali fiancheggiati da cipressi.
   Casali Mellini - È una struttura che comprende quat-
tro casali cinquecenteschi, oggi di proprietà comunale,
in via di restauro. Qui sorgeva l’antico Oratorio della
Santa Croce, demolito alla fine dell’ottocento. Questo
luogo  è  molto  importante  dal  punto  di  vista  storico
religioso.  È  qui  che  i  pellegrini,    che  si  recavano  a
Roma e i viaggiatori provenienti dal Nord lungo la Via
Francigena,  potevano  scorgere  per  la  prima  volta  la
meta del loro viaggio, la Basilica di San Pietro. La Via
Trionfale  era  preferita  alla  Cassia  specialmente  nella
stagione invernale poiché questa nell’ultimo tratto era
sovente allagata dalle piene del Tevere.
     Villa Malvezzi Campeggi -  Civico 6053 – Risale al
Seicento. Diversi furono i proprietari, gli ultimi i Mal-
vezzi  Campeggi  eredi  del  Conte  Bernardo  Blumen-
stihl  gestiscono  la  struttura  per  feste  e  cerimonie.  Il
parco è stato arricchito con statue antiche ed ottocen-
tesche. Fino a non molto tempo fa, su via Decio Filip-
poni i proprietari gestivano un vivaio. Ancora oggi sul
cancello del civico  6053 sui pilastri si legge “Monte
Mario”,   denominazione   data   da   Blumenstihl   dopo
averla acquistata dai Massimo.
    Sant’Onofrio – È il nome del luogo dove tra il 1669
e  il  1678  venne  costruita  la  chiesa  dal  titolo  di  San
Francesco  d’Assisi.  Sulla  via  Trionfale  al  3°  miglio,
tra il Sette e l’Ottocento intorno alla chiesa con annes-
so il convento ed il piccolo cimitero, sorse un piccolo
borgo vero e proprio. Alcuni edifici, ancora oggi esi-
stenti, furono fatti costruire dal Conte Blumenstihl. La
Scuola Nazario Sauro invece verrà costruita più tardi
e inaugurata nel 1930.
       Forte  Trionfale  –  Di  fronte  alla  scuola  Nazario
Sauro, troviamo la Caserma “A. Ulivelli” che prende
il  nome  del  primo  ufficiale  italiano  vittima  del  volo.
L’Ulivelli  il  2  Giugno  del  1907,  in  occasione  della
festa dello Statuto, dopo aver sfilato davanti al Re, si
alzò in volo, ma il suo aerostato venne colpito da un
fulmine precipitando sulle pendici di Monte Mario.
     La via Trionfale prosegue verso il congiungimento
con la via Cassia, la zona ha avuto un notevole svilup-
po  edilizio,  in  molti  casi  non  del  tutto  armonico  con
realtà di abusivismo
  VIA DELLA CAMILLUCCIA – Da via Trionfale a
P.zza  Giuochi  Delfici,  Municipi  XVII,  XIX,  XX  –
Strada panoramica su Macchia Madama che va a con-
giungersi   da   Monte   Mario   alla   Cassia,   aperta   da
Camillo Borghese che le dà il nome. Quando il Princi-
pe la fece aprire non era altro che un semplice tratturo
per  l’accesso  alle  sue  proprietà  finché,  nel  1887,  il
Consiglio Comunale la dichiarò di pubblico interesse
e prese a migliorarla fino allo stato attuale.
    Molte sono le ville di pregio, innumerevoli sono gli
istituti religiosi con annesse scuole private, Ambascia-
te,  Case  di  Cura.  All’inizio  della  via,  poco  dopo  la
confluenza con la Trionfale, c’è il vasto Centro “Don
Orione”,  nato  come  Orfanatrofio  e  Centro  Mutilatini
con strutture per la riabilitazione ed il recupero socia-
le  degli  invalidi  civili.  Qui  hanno  sede  la  Parrocchia
Orionina  “Mater  Dei”,  Istituti  professionali  e  campi
sportivi. La struttura per la Colonia Elioterapica che fu
progettata e realizzata da Enrico Del Debbio nel 1935
è tuttora esistente nel luogo dove è situata la “Madon-
nina”.
 Villa Tre Colli – Il nome di questa Villa risale a quan-
do era , alla fine dell’Ottocento, proprietà di Blumen-
stihl. Sotto la facciata si intravedono resti di una deco-
razione pittorica. Affianco della Villa, oggi  Residen-
ce, vi era un casale adibito a scuderia .
   VIA MATTIA BATTISTINI – Da Via Boccea a Via
Suor Celestina Donati – XIX Municipio.
      Ricorda  il  famoso  cantante  lirico  romano  (  1858-
1928)  dalla  voce  di  baritono,  che  ebbe  un  repertorio
notevole da Wagner a Mozart, da Verdi a Puccini.
    Qui ha sede il XIX Municipio e recentemente è arri-
vato il prezioso collegamento della Metropolitana A.
    VIA BERNARDO BLUMENSTIHL – Da Via Igea
a Via della Camilluccia – XIX Municipio.
      È  dedicata  al  rappresentante  più  autorevole  della
Famiglia Blumenstihl che , dopo aver perso il Vicolo a
lui  intestato  (  l’attuale  Via  Igea)  ha  riacquistato  di
diritto una strada nella zona della sua tenuta, estesa sui
tre colli alla Camilluccia. Vogliamo ricordare qui che
al civico 19 di Via Blumenstihl ha vissuto per 16 anni
( 1957-1973), fino al giorno della sua morte, il grande
scrittore  lombardo  Carlo  Emilio  Gadda,  autore  del
“Quer  pasticciaccio  brutto  de  Via  Merulana”. Alcuni
inquilini del civico 19 che ricordano ancora lo scritto-
re chiedono che venga messa una targa ricordo, come
quella a Milano, in Via Manzoni 5.
     PIAZZA  WALTER  ROSSI  già  piazza  Igea–  Da
Via della Camilluccia a Via Igea – XVII e XX Muni-
cipio.
    Ricorda il militante di Lotta Continua ( 1957-1977)
che, mentre effettuava un volantinaggio in Viale delle
Medaglie d’Oro, fu ucciso con colpo alla nuca sparato
da un gruppo di neofascisti. Nei giardinetti della Piaz-
za è posizionata una scultura, recentemente restaurata,
in occasione del 25°  anno dall’omicidio alla presenza
del Sindaco Walter Veltroni.
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