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A vederlo, una prima volta, dà un senso di ripu-
gnanza misto a timore, ma il geco, un animale di una
timidezza estrema, è un vostro amico. Chi ha un attico,
un giardino, grandi terrazze ed ha la fortuna di ospitarlo,
cerchi di non impaurirlo, perché per tutta lestate diven-
terà, per voi e le vostre piante, il DDT maggiormente
efficiente. Perché?
Il geco divora tutti gli insetti che incontra. E un
pulitore instancabile: dai pidocchi delle piante, alle
zanzare, dagli afidi agli acari, mangia perfino le lumache
che, per ogni giardiniere che si rispetti, sono davvero una
pestilenza per le piante. Il geco si nasconde di giorno e
quandè sera, specialmente destate, comincia a rastrella-
re le pareti della vostra abitazione ripulendo, con la sua
lingua, dove lumidità ha consentito ai vari insetti di
nascondere le loro uova o di nascondere le larve.
Con larrivo della stagione calda, il geco che ha
svernato in qualche anfratto al riparo in uno stato di
semiletargo, si risveglia e ricomincia la sua affannosa
caccia notturna. Come discendente diretto del dinosauro
la sua specie non si è evoluta e, al contrario delle lucer-
tole o i ramarri, è rimasto sempre brutto. E molto timi-
do, basta un fruscio per allarmarlo, quindi non tentate di
addomesticarlo, non lasciategli delle briciole di pane,
perché è un ottimo cacciatore ed altrettanto rullo com-
pressore nei confronti dogni tipo dinsetto. E dotato di
quattro zampe quasi palmari. Le sue dita ben dilatate
sono munite dorgani adesivi perciò può muoversi su
qualsiasi superficie vetro compreso. La sua lingua ha una
particolarità: allestremità, unica in natura, è libera ed
estensibile come una frusta. Il nome proviene proprio
dalla lingua: il suo schioccare, secondo gli antichi egizi,
produce un suono che corrisponderebbe a quello della
sillaba gech.. E chiamato stellione o tarantola dei
muri ed è lungo al massimo 15 centimetri. Alcuni scien-
ziati dicono che il geco viveva solo nei deserti mediter-
ranei ed era chiamato il sauro delle piramidi. Il suo
progressivo spostamento verso il nord 30 anni fa non
aveva ancora toccato la Toscana sta a significare che la
terra si riscalda di più e che gli insetti abbondano di più.
(GFP)
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LAssociazione politico-culturale libera...mente
di Monte Mario alto - via A. Avoli 6 - ha tenuto, nei mesi
di marzo e aprile, una serie di incontri settimanali di
notevole interesse, basati sullindovinato connubio tra
il cinema e i grandi temi della società moderna.
Liniziativa, alla quale è intervenuto il giornalista
Candiano Falaschi, è stata articolata in due distinti
momenti entrambi preceduti da proiezioni e seguiti da
dibattiti: il primo comè nata la Repubblica ha avuto un
carattere storico-politico, ma di grande attualità dato il
momento, mentre il secondo Il cinema dei fratelli Coen
ha avuto un taglio più propriamente artistico e di costu-
me.
Nella prima tornata si è parlato della nostra Costi-
tuzione e del ruolo in essa attribuito ai problemi dellim-
presa e del lavoro, nonchè dei partiti politici e dei rap-
porti tra lo Stato e la Chiesa Cattolica.
Nella seconda sono stati presentati tre film dei
nuovi profeti del cinema americano, i fratelli Joel e Ethan
Coen: Il grande Leboswki, Fratello dove sei? e
Luomo che non cera. Tutti di grande interesse e
modernità. (A.C.)
Sette milioni e mezzo ditaliani ricorrono alle cure omeo-
patiche, cioè secondo lultimo rapporto redatto da Omeoindu-
stria, sarebbero ben 2 milioni e mezzo in più rispetto al 2000.
Circa 8 mila medici italiani prescrivono farmaci omeopatici, tut-
tavia lomeopatia è stata esclusa dal LEA, Livelli essenziali di
assistenza sanitaria garantiti dal Servizio sanitario nazionale, ma
alcune regioni e Aziende sanitarie, tra cui a Roma il San Camil-
lo, il Fatebenefratelli e il San Pietro, hanno deciso di fornire ai
cittadini visite o trattamenti omeopatici con il pagamento del
solo ticket senza la prescrizione del medico di base o con pre-
stazioni intramoenia oppure a prezzo concordato. Insomma,
se andiamo a vedere, un qualsiasi cittadino non è libero di curar-
si con la medicina di sua scelta. Se usi un tipo paghi solo il tic-
ket, per laltra di tasca tua. E un po come la scuola pubblica e
privata come il ricovero pubblico e privato. Un certo rimborso
spese per chi non usa il pubblico ci dovrebbe sempre stare, non
fosse altro per il motivo che quel banco e quel letto (di cui cè
sempre una mancanza), non vengono occupati. Così dovrebbe
essere per le cure omeopatiche: un concorso identico delle spese
farmaceutiche per tutti gli assistiti. Perché bene o male, sia chi
si cura con lomeopatica e chi con la medicina tradizionale,
pagano gli stessi contributi e le stesse tasse.
La sua efficacia ha risposto ad un giornalista Ciro DAr-
pa Presidente della Società Italiana di medicina omeopatica
lha dimostrata allatto pratico, in campo. Lobiettivo dello-
meopatia è la guarigione con medicinali che agiscano sullo
stato funzionale e psichico complessivo. Si tratta ha conclu-
so DArpa si tratta inoltre di una cura che non è mai tossica.
Non esistono prove scientifiche di contro risponde Pier
Mannucci Presidente della Società italiana di medicina interna
della sua efficacia: lomeopatia è priva di validità scientifica.
Non basta che sia utilizzata da milioni di persone per darle un
imprimatur. In particolare dice ancora Mannucci siamo per-
plessi che il Parlamento riconosca medicine con presupposti
scientificamente infondati e che si utilizzino rimedi omeopati-
ci per malattie anche gravi che possono essere trattate con cure
efficaci, scientificamente dimostrate. (GFP)
OMEOPATIA:
FAVOREVOLI E CONTRARI
FA BENE? FA MALE?
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INCONTRI
AMONTE MARIO