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Il Forum è sul nostro sito. Quali le vostre opinioni e proposte?
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Linquinamento è una delle problematiche
principali che affliggono le nostre città
diventate sempre più invivibili e malsane.
È cronaca di tutti i giorni la costituzione di
comitati di quartiere che protestano contro
linstallazione di impianti e antenne. La
casa sembra così lunico rifugio dal caos
metropolitano e dai veleni dissolti nellam-
biente. Ma siamo sicuri che è così? Siamo
sicuri che le nostre mura domestiche
siano tanto tranquille? O forse si possono
celare forme di inquinamento pericolose
per la nostra salute?
Asciugacapelli, computer, cellulari, televi-
sori, lavastoviglie, lavatrici, radiosveglie,
segreterie telefoniche, Hi-Fi, forni a
microonde, frullatori, sono solo alcuni
degli oggetti con cui conviviamo e che
usiamo abitualmente. Sono oggetti che,
pur generando modesti e innocui campi
elettrici, provocano allo stesso tempo spa-
ventosi e dannosissimi campi magnetici,
risultanti dalla somma delle radiazioni pro-
venienti dalle diverse sorgenti.
Forse allora la casa non è così sicura come
pensiamo. Spesso siamo noi stessi, senza
saperlo, a creare dei pericolosi campi
magnetici e inquinare così le nostre abi-
tazioni.
I campi a bassa frequenza (generati dagli
elettrodotti, dai trasformatori e dagli elet-
trodomestici) possono indurre delle cor-
renti elettriche nellorganismo e alterare
anche sensibilmente il funzionamento del
sistema cardiaco e nervoso causando mal
di testa e disturbi del sonno, laddove lin-
tensità del campo elettromagnetico superi
una certa soglia di sicurezza
Quali i soggetti più a rischio? Bambini,
anziani e portatori di pace-maker
In questi mesi nel nostro quartiere alcune
persone portatrici di pace-maker hanno
avvertito anomalie nel funzionamento di
quello che è un piccolo apparecchio che
può salvare la vita. Molte di queste ave-
vano da poco effettuato il regolare control-
lo dove non era stata riscontrata alcuna
anomalia. A distanza di un mese hanno
incominciato ad avvertire una particolare
stanchezza. Dopo essersi di nuovo recate
dal cardiologo e aver ripetuto il controllo
pace-maker si sono accorte che si era sca-
ricato.
Quale può essere la causa? Difficile stabi-
lirlo. Di certo va detto che il catetere del
pace-maker (il filo elettrico che porta lim-
pulso fino al muscolo cardiaco) può con
alcuni modelli, non tutti, funzionare come
una antenna. Questo vuol dire che il pace-
maker subisce le interferenze dallambien-
te (sia interno che esterno) che circonda la
persona che lo porta. Dunque i campi
elettromagnetici creati da antenne e ripeti-
tori sommati a quelli che si creano in casa
possono interferire con dispositivi quali il
pace maker a tal punto da metterlo fuori
uso? Quali rischi corre chi ne è portatore?
È bene ricordare che stiamo parlando di un
dispositivo che entra in campo quando
lattività del cuore non è più in grado di
pompare sufficiente sangue a tutto lorga-
nismo, stimolando attraverso piccole sca-
riche elettriche il muscolo cardiaco a bat-
tere. È verosimile pensare che, a causa di
una interferenza con un campo elettroma-
gnetico, il pace-maker potrebbe essere
disattivato mettendo, in caso di necessità,
a rischio la vita di chi lo porta? Non
vogliamo lanciare accuse ma solo porre
delle domande perché affrontare i proble-
mi permette di cercare una soluzione
soprattutto se è in gioco la salute e la vita
dei cittadini
Troppe apparecchiature in funzione
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I non pochi elettrodomestici causa di
inquinamento?
tutta Roma- spuntano con rapidi-
tà antenne delle Società private
per potenziare la rete dei telefoni
cellulari. Comunicare- si è detto-
significa anche partecipare per
meglio conoscere. Ecco perché
lAssociazione Igea - come si
può leggere a pagina 15 del gior-
nale - ha deciso di organizzare il
primo concorso per cortome-
traggi con il patrocinio dei
Municipi XVII e XIX. La cine-
presa ci farà conoscere, con un
occhio particolare e più atten-
to, lo sviluppo dei nostri Quartie-
ri e i momenti di socializzazione
tra la gente come è avvenuto il
mese scorso con la prima festa
dei vicini di casa promossa dal
Comune per incoraggiare i rap-
porti quotidiani con atti di solida-
rietà e di amicizia. Anche questo
è un modo per comunicare. E in
una società silente- la televisione
ci ammutolisce, il computer ci
isola, la fretta ci ossessiona- tutto
ciò che offre alluomo lo stru-
mento per spezzare la solitudine
è un aiuto per una migliore vivi-
bilità.
angelo.digati@fastwebnet.it
continua da pag. 1
COMUNICAZIONE
E PARTECIPAZIONE